lunedì 21 novembre 2011

The Kitchen of Fashion, Torino dal 21 al 26 novembre 2011

Domenica sono andata insieme alla mia amica Barbara Odetto, all'inaugurazione del temporary store "The Kitchen of Fashion" attivo fino al 26 novembre, dove io ovviamente, con il mio taglio anche da foodblogger, non ho potuto non notare la parte di richiamo verso il food. 

Ma partiamo dall'inizio, innanzitutto la location molto suggestiva in questo interno cortile illuminato da piccole e dolci lucine, sembrava di essere in un piccolo borgo antico. Poi la casetta piccina picciò graziosissima che era il reale cuore dell'evento.


All'interno della stessa tavoli imbanditi che traboccavano di barattoli ripieni di leccornie in mezzo a gioielli, scarpe e accessori di ogni genere.. non capivo se ero più attirata dalla moda o dai colori e dagli accostamenti creativi che ci presentavano uniti al mondo del food.




Ad esempio: alzatine che anziché contenere dolcetti, portavano in maniera trionfale orecchini in porcellana, fatti tutti a mano e ognuno con una sua storia e un suo nome





Nel secondo piano della casetta piaccina picciò, ho trovato anche dei servizi di piatti per la casa
che pure da soli facevano la loro bellissima figura, nell'insieme di questa casa multibrand, multicolor e multistile!




Questo shopping è firmato dal nuovo presidio Slow Fashion International,  una sola settimana per scoprire  accessori, abiti e scarpe di 30 stilisti che per la prima volta presentano la loro collezione a Torino.

Il tutto è organizzato dall'abile padrona di casa, Antonella Bentivoglio d'Afflitto, che ci sa portare in casa sua, con tutta la semplicità di una padrona di casa che ha voglia di far assaggiare tutti i suoi piatti ma lascia ai commensali la scelta di mangiare quello che più gli piace, travolgendoli come in una grande abbuffata.


All'uscita siamo state omaggiate anche di un cadeau in occasione dell'inaugurazione, dove all'interno, mentre tornavo verso casa ho potuto mangiare veramente qualcosa... un buonissimo mandarino di T18!
non che l'ha non si mangiasse, c'era un banchetto di prelibatezza di SoSushi ;)




Ma il profumo di mandarino tra le mani ha un suo fascino diverso e mi ha fatto concludere in bellezza la giornata, oltre a questi nuovi stilisti, le collezioni innovative proposte, che fanno bene agli occhi e alla creatività.

Se capitate da Corso Galileo Ferraris 55, vi consigli di fermarvi, perché poi scappano in altre parti d'Italia e d'europa!



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